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certificazione CE macchine in cantiere

Certificazione CE macchine: guida completa per le imprese

La certificazione CE macchine è obbligatoria per operare nei cantieri. Scopri come funziona, quali sono i vantaggi e come ottenere la conformità.

La certificazione CE delle macchine non è solo un obbligo normativo: rappresenta una garanzia di sicurezza, affidabilità e legalità per qualsiasi impresa che opera in cantiere, nell’edilizia, nel movimento terra e nelle perforazioni.
Molti imprenditori si trovano davanti al problema di utilizzare macchinari privi di CE – spesso perché datati o acquistati usati – e scoprono che senza questo requisito non è possibile entrare nei cantieri, ottenere commesse o superare controlli ispettivi.

In questo articolo analizziamo:

  • cosa significa realmente certificare una macchina,
  • quali sono gli obblighi del datore di lavoro,
  • come avviene la procedura di certificazione CE,
  • i vantaggi concreti per le imprese.

Il nostro obiettivo è fornire una guida chiara e completa, utile a chi deve decidere oggi come gestire il parco macchine in conformità alla normativa.

Cosa significa certificazione CE macchine

La certificazione CE macchine è l’attestazione che un macchinario risponde ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea (Direttiva Macchine 2006/42/CE, oggi sostituita dal Nuovo Regolamento Macchine 2023/1230).
Apporre il marchio CE non è un atto formale, ma il risultato di una valutazione tecnica approfondita, che comprende:

  • analisi dei rischi legati all’uso della macchina,
  • verifiche tecniche e strutturali,
  • controlli della documentazione e manualistica,
  • eventuali modifiche e adeguamenti,
  • redazione della Dichiarazione di Conformità CE.

Una macchina certificata CE può quindi circolare liberamente in Europa e, soprattutto, essere utilizzata in cantiere senza rischi di blocchi o sanzioni.

Chi è obbligato a certificare le macchine

La responsabilità ricade principalmente sul datore di lavoro o sul proprietario della macchina.
Secondo l’art. 70 del D.Lgs. 81/2008, le attrezzature messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle normative vigenti. Questo significa che:

  • le macchine nuove devono essere già marcate CE dal costruttore,
  • le macchine usate o importate extra-UE devono essere verificate e, se necessario, certificate,
  • le macchine modificate o trasformate vanno sottoposte a una nuova procedura di certificazione.

Molte imprese del movimento terra, ad esempio, si trovano con escavatori o perforatrici datati, acquistati prima del 1996 (anno di entrata in vigore della Direttiva Macchine). Senza certificazione, non possono più essere utilizzati legalmente in cantiere.

👉 INAIL – Obblighi delle attrezzature di lavoro

Come avviene la procedura di certificazione CE

Il percorso per certificare una macchina è articolato, ma permette di dare piena regolarità a mezzi indispensabili per l’attività quotidiana.
Le fasi principali sono:

  1. Analisi preliminare: valutazione delle caratteristiche della macchina e della documentazione disponibile.
  2. Valutazione dei rischi: applicazione delle norme UNI EN pertinenti per identificare e ridurre i rischi.
  3. Adeguamenti tecnici: installazione di protezioni, dispositivi di sicurezza, sistemi di arresto d’emergenza.
  4. Verifica documentale: redazione o integrazione del manuale d’uso e manutenzione.
  5. Dichiarazione di conformità: rilascio del documento ufficiale e apposizione del marchio CE.

Esempio pratico: una perforatrice Casagrande C6 degli anni ’90, perfettamente funzionante ma priva di CE, non può entrare in un cantiere pubblico. Dopo la certificazione, torna a essere utilizzabile senza rischi di fermo o sanzioni.

👉 Scopri il nostro servizio di Certificazione CE Macchine

Vantaggi concreti della certificazione CE

Molti imprenditori vedono la certificazione solo come un costo. In realtà, porta benefici diretti e misurabili:

  • Accesso ai cantieri: senza CE molte commesse sono precluse.
  • Tutela legale: il datore di lavoro è protetto da responsabilità penali e amministrative.
  • Valore della macchina: un mezzo certificato mantiene valore e può essere rivenduto.
  • Sicurezza dei lavoratori: riduzione degli infortuni e dei fermi macchina.
  • Agevolazioni fiscali: in alcuni casi, i costi di adeguamento possono rientrare in incentivi come Transizione 5.0.

Errori da evitare con la certificazione CE

Spesso le aziende cadono in alcuni errori comuni:

  • Credere che basti la targhetta CE: senza documentazione e analisi dei rischi, la marcatura non è valida.
  • Rinviare la certificazione: un controllo ispettivo può fermare subito la macchina.
  • Affidarsi a fornitori improvvisati: la certificazione richiede competenze ingegneristiche e normative.

Esempio reale: un’impresa aveva acquistato una Soilmec SM-11 importata dall’estero, convinta che la macchina fosse già a norma. Alla prima ispezione è stata bloccata, con ritardi di settimane. Solo dopo l’intervento di un ingegnere certificatore la macchina è tornata operativa.

La certificazione CE macchine non è una formalità burocratica, ma un passaggio fondamentale per lavorare in regola, proteggere i lavoratori e mantenere competitività sul mercato.

Per un’impresa che opera in edilizia, movimento terra o perforazioni, certificare il proprio parco macchine significa:

  • eliminare rischi di sanzioni,
  • garantire sicurezza e continuità operativa,
  • valorizzare i propri investimenti.

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